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Report Sicurauto Aftermarket 2025: tra nuove richieste e frammentazione dei car services
Indice dei contenuti
👋 Benvenuti alla 55ª edizione di Autotech Italia!
Lunedì 20 ottobre 2025 è una data cerchiata in rosso per il nostro settore: la pubblicazione del 5° Aftermarket Report di Sicurauto.it.
Abbiamo avuto il privilegio di partecipare come relatori all'anteprima esclusiva, tenutasi il 9 ottobre presso l’Auditorium LKQ RHIAG di Pero (MI). Quello che è emerso è un mercato in fortissima tensione.
Da un lato, nuovi attori globali e grandi canalizzatori spingono per una digitalizzazione totale, ognuno secondo le proprie strategie. Dall'altro, la realtà operativa delle nostre officine è bloccata da una frammentazione cronica che genera inefficienza.
In questo articolo analizziamo questo paradosso e la visione strategica che abbiamo proposto per superarlo, trasformando il vero collo di bottiglia del settore in un'opportunità.
Buona lettura!
Aftermarket: perché la frammentazione è il freno all'innovazione digital
Il 5° Aftermarket Report di Sicurauto.it ha fotografato un paradosso critico. Il mercato del post-vendita italiano è spinto da due forze in apparente contraddizione:
La spinta esterna: i nuovi player globali, come ad esempio BYD e Omoda Jaecoo, stanno entrando nel mercato italiano con strategie di rete aggressive. Contemporaneamente, i grandi gestori di flotte, come Arval, richiedono processi "Full Digital" basati su dati certi e strutturati.
La realtà interna: questa domanda di digitalizzazione si scontra con un tessuto di officine estremamente frammentato. I dati dell'indagine "Missione Valore" di Assoricambi, presentati da Massimiliano Ferlini, confermano la dimensione media molto ridotta delle imprese e una bassa adozione di gestionali evoluti.
Il blocco: il problema non è la digitalizzazione in sé, ma la conseguenza delle scelte strategiche dei grandi canalizzatori. Ognuno di loro, per gestire e ottimizzare la propria rete, ha sviluppato portali e strumenti proprietari. Questa molteplicità di standard crea un "vuoto di connessione" per l'officina, che si trova a dover gestire sistemi diversi, generando inefficienza, duplicazione di dati e costi nascosti.
Come i nuovi brand e le flotte stanno riscrivendo le regole
Il mercato sta cambiando a una velocità impressionante, guidato da due vettori principali:
L'ingresso dei nuovi attori globali: La crescita delle case cinesi è innegabile. L'analisi di Gianluca Di Loreto (Bain) ha mostrato la loro crescente quota di produzione. Gli interventi di Enea Costa (Aftersales Manager BYD Italia) e Diego Fiorenzoli (Aftersales Manager Omoda Jaecoo) hanno confermato strategie di espansione chiare per la creazione delle loro reti di assistenza in Italia.
La digitalizzazione delle flotte: i grandi gestori spingono per processi digitali. Efrem Bresolin (Arval Italia) ha presentato il progetto Arval Go Proactive, un esempio di come la richiesta di servizi "Full Digital" si basi sulla necessità di avere dati strutturati e certi dalla rete.
Il paradosso: strategie verticali, frammentazione orizzontale
Queste nuove richieste, tuttavia, si scontrano con la realtà operativa. Il mercato del post-vendita vive un paradosso: è un settore frammentato con standard disomogenei. Come abbiamo evidenziato nel nostro intervento:
Strategie verticali: i grandi canalizzatori (flotte, assicurazioni), agendo in modo indipendente per le proprie legittime esigenze di controllo e gestione, hanno sviluppato una moltitudine di strumenti e portali proprietari.
Vuoto di connessione: l'officina, che lavora orizzontalmente con più canalizzatori, si trova al centro di queste strategie verticali non comunicanti. Questo crea un enorme "vuoto di connessione".
Inefficienza artigianale: attualmente, questo vuoto è colmato con processi artigianali (carta, penna, o fogli Excel non integrati). L'esito finale è inefficienza, duplicazione di dati e costi nascosti per l'officina.
Dentro le officine: perché la molteplicità di strumenti frena l'adozione
Come ho sottolineato durante il mio intervento, gli autoriparatori non sono contrari alla tecnologia. Sono, più semplicemente, "sfiiniti dalla duplicazione dei dati e dall'inefficienza generata dalla necessità di usare decine di portali non comunicanti tra loro".
Questa non è una resistenza culturale, ma una conseguenza operativa di fronte alla complessità gestionale. I dati sulla frammentazione, confermati dall'indagine "Missione Valore" promossa da Assoricambi e presentata da Massimiliano Ferlini, mostrano una realtà fatta di imprese piccole, spesso senza gestionali efficaci (escludendo la semplice fatturazione).
La soluzione "Bottom-Up": mappare la "Capacity"
Ne ho già parlato nel Il manifesto del service automotive nell’era dell’AI.
Per superare questa frammentazione, ad esempio noi di tiassisto24 abbiamo adottato una visione "bottom-up" con la piattaforma Planner24.
L'obiettivo non è aggiungere un altro "silo" verticale, ma partire dalle esigenze operative immediate dell'officina.
Adozione a bassa frizione: Planner24 si focalizza su un processo chiave (la gestione appuntamenti) e si affianca ai gestionali esistenti. L'approccio è "Integrazione, non sostituzione".
Benefici immediati: questo genera valore misurabile da subito, come la riduzione del tempo medio di gestione di un appuntamento di quasi il 40% (da 11,3 a 6,9 minuti), un aumento della produttività e un risparmio economico stimato di circa 4.000€ al mese.
L'Asset nascosto: ma il vero ruolo strategico di Planner24 è essere un "attivatore". Ogni prenotazione gestita non solo migliora l'efficienza, ma mappa e aggrega l'asset più importante e oggi invisibile del mercato: la "Capacity", ovvero la capacità produttiva reale e in tempo reale dell'officina.
La visione: l'AI ha bisogno di infrastruttura, non di strumenti
Questo ci porta al punto cruciale: l'Intelligenza Artificiale. La resistenza più grande che frena l'adozione dell'AI nell'Aftermarket non è culturale, ma infrastrutturale.
Ed è lo stesso punto che affronto con i titolari quando mi chiedono soluzioni di AI nelle loro officine: oggi non siete ancora pronti.
Il vero collo di bottiglia è la mancanza di un dataset standardizzato e affidabile sulla "Capacity" operativa. L'AI ha bisogno di "carburante di alta qualità", che nel nostro settore è rappresentato da questi dati, oggi intrappolati in sistemi non interconnessi.
Planner24 sta costruendo, dal basso, questa infrastruttura dati mancante. Trasformando ogni prenotazione in un dato strutturato, rendiamo visibile la capacity a livello di aggregato (es: network).
Questa è la nostra visione strategica in tre orizzonti:
Fase 1 (Oggi) – "Efficienza Aumentata": L'AI come co-pilota della singola officina.
Fase 2 (Domani) – "Orchestrazione Intelligente": L'AI come regista del network per i grandi canalizzatori.
Fase 3 (Futuro) – "Ecosistema Predittivo": L'AI come motore predittivo dell'intero mercato.
Questo è il passaggio chiave: da strumento a infrastruttura.
👉 La mia opinione
Il 5° Aftermarket Report di Sicurauto.it è stato un momento di chiarezza fondamentale, dimostrandosi come appuntamento di aggiornamento per l’intero settore.
Il report ha confermato che la spinta al cambiamento da parte di nuovi player come BYD e Omoda e di grandi canalizzatori come Arval è ormai inarrestabile.
Ma ha anche confermato che questa spinta si scontra con la realtà della frammentazione. Come ho detto sul palco, non possiamo risolvere questo problema continuando ad aggiungere altri strumenti verticali non comunicanti. Creeremmo solo più complessità.
La vera opportunità è smettere di pensare a "strumenti" e iniziare a costruire una "infrastruttura".
Dobbiamo partire dal basso, dall'efficienza della singola officina, per mappare l'asset fondamentale che oggi è invisibile: la "capacity". Solo quando avremo un linguaggio comune basato su questo dato, l'AI smetterà di essere una "buzzword" e diventerà il motore operativo standard del nostro mercato.
Quello che avete letto qui è il nostro focus sul mondo officine, ma l'analisi completa è indispensabile per tutti gli operatori: vi invito a scaricare il Report completo disponibile da domani lunedì 20 ottobre dal sito di Sicurauto.it .
☝️ Vi aspetto alla prossima edizione “AutoNews”
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