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Waymo: oltre i 10 milioni di miglia, la lezione strategica a Tesla e la rivoluzione del Car Service.
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Benvenuti alla 38a edizione di Autotech Italia !
Quando un numero cattura la tua attenzione.
E’ il caso dei 10 milioni di miglia (per l’esattezza 16.093.440 di km!!!) percorsi fino ad oggi dalla flotta di veicoli autonomi di Waymo, la società di proprietà di Google (attraverso la capogruppo Alphabet).
Come vedremo quello che impressiona è la crescita nell’uso del servizio da parte dei consumatori finali, ovviamente nelle città americane in cui è attivo il servizio.
Da oggi azzardo l’ipotesi reale che questo sarà il vero punto di svolta della mobilità del futuro e vedremo soprattutto perchè l’intero settore automotive, post vendita per primo, dovrà porsi qualche domanda seria sul suo futuro.
Buona lettura!
Waymo: oltre i 10 milioni di miglia, la lezione strategica a Tesla e la rivoluzione del Car Service.
Nel dinamico e competitivo settore della guida autonoma, Waymo, la società di Alphabet (Google), ha recentemente tagliato un traguardo che la pone in una posizione di leadership quasi incontrastata: 10 milioni di miglia percorse in modalità "rider-only", ovvero senza un essere umano al posto di guida.
Questo dato, apparentemente solo un numero, rappresenta in realtà una pietra miliare fondamentale che segna un punto di svolta per l'intero comparto.
Mentre molti competitor, tra cui Cruise di GM, hanno dovuto ridimensionare le proprie ambizioni, Waymo accelera, forte di un approccio metodico che oggi appare vincente, soprattutto se confrontato con le promesse di rivali come Tesla.
Cerchiamo di capire insieme il significato di questo traguardo, la divergenza strategica con il progetto Robotaxi di Musk e come la gestione logistica e manutentiva di queste flotte stia per ridisegnare il concetto stesso di "car service".
L'Abisso tecnologico e di esperienza: il significato dei 10 milioni di miglia.
I 10 milioni di miglia (oltre 16 milioni di chilometri) percorsi dai robotaxi di Waymo senza conducente di sicurezza non sono solo una metrica di distanza, ma un'unità di misura dell'esperienza accumulata che ha superato di fatto il durissimo scoglio di un livello di sicurezza minimo “accettabile” per i passeggeri, altri guidatori e pedoni comuni.
Come sottolineato dalla CEO Tekedra Mawakana, ogni miglio percorso su strade reali rappresenta un infinita raccolta di dati, interazioni con scenari imprevisti e un continuo affinamento degli algoritmi di intelligenza artificiale.
Questo immenso "database esperienziale" crea un fossato, un vero e proprio abisso tecnologico, rispetto ai concorrenti. E’ un vantaggio non facilmente colmabile con semplici investimenti economici; richiede tempo, dati e una comprovata affidabilità sul campo.
La decisione di rimuovere il conducente di sicurezza non è stata un azzardo, ma il risultato di anni di sviluppo e della fiducia in un sistema, il "Waymo Driver", che ha dimostrato di poter gestire la complessità del traffico urbano in modo più sicuro di un guidatore umano medio.
La fabbrica del futuro: il nuovo impianto in Arizona.
Per sostenere questa crescita esponenziale, la capacità produttiva diventa un elemento cruciale.
La recente apertura del nuovo stabilimento di Waymo a Mesa, in Arizona, è una dichiarazione di intenti.
Questa non è una semplice officina, ma un impianto strategicamente concepito per l'allestimento su larga scala di veicoli per il servizio di robotaxi. Qui, le vetture partner, come le Jaguar I-PACE e i futuri veicoli Zeekr, vengono trasformate in sofisticati robot a quattro ruote.
L'integrazione di sensori, LiDAR, radar, telecamere e, soprattutto, dell'hardware computazionale che costituisce il cuore del Waymo Driver, avviene in un ambiente controllato e ottimizzato per l'efficienza.
Questa mossa strategica permette a Waymo di controllare direttamente la qualità e la velocità di espansione della flotta, creando un ecosistema virtuoso tra produzione, test e servizio commerciale.
Una flotta eterogenea per dominare il mercato.
La strategia di Waymo non si basa su un unico modello di veicolo, ma su una piattaforma tecnologica, il Waymo Driver, progettata per essere "agnostica" e integrabile su diverse tipologie di auto.
La flotta attuale, dominata dalle collaudate Jaguar I-PACE, è destinata a evolversi. L'accordo con Geely per l'utilizzo di veicoli elettrici Zeekr, appositamente progettati per il ride-hailing autonomo (senza volante né pedaliera), rappresenta il passo successivo.
Questi "people mover" del futuro (“veicoli che spostano persone”) sono pensati per massimizzare il comfort dei passeggeri, trasformando il tempo di viaggio. Questa diversificazione della flotta consentirà a Waymo di offrire servizi differenziati, coprendo un ventaglio di esigenze di mobilità molto più ampio e adattando l'offerta alle specificità dei diversi mercati urbani.
Waymo vs. Tesla: L'approccio metodico contro la scommessa visionaria.
Il vantaggio strategico di Waymo diventa ancora più evidente se confrontato con il suo principale concorrente mediatico: Tesla.
Le due aziende incarnano filosofie opposte. Waymo ha adottato un approccio scientifico e incrementale: utilizzo di una suite di sensori ridondanti (LiDAR, radar, telecamere), mappatura ad altissima definizione (HD Maps) delle aree operative e un'espansione cauta e geolocalizzata (geofencing).
Questo ha permesso di raggiungere un comprovato Livello 4 di autonomia in ambienti controllati, ma reali.
Tesla, al contrario, ha fatto una scommessa radicale e visionaria: raggiungere la guida autonoma generalizzata ("solve autonomy") utilizzando unicamente telecamere (vision-only) e sfruttando i dati raccolti dalla sua flotta di veicoli venduti ai clienti, che di fatto agiscono da "beta tester".
Il "Robotaxi" di Tesla rimane, ad oggi, una promessa futura legata a un ipotetico balzo in avanti del suo software FSD (Full Self-Driving), che è ancora un sistema di assistenza alla guida di Livello 2.
Waymo, invece, offre già un servizio di robotaxi funzionante e a pagamento. La sua leadership non si basa su annunci, ma su milioni di miglia commerciali percorse senza nessuno al volante.
Il "Car Service" del futuro: logistica e manutenzione dei Robotaxi.
Ma come si gestisce operativamente una flotta di centinaia di veicoli autonomi che operano 24/7?
Qui emerge la vera rivoluzione del "car service".
Come dimostrano i processi operativi di Waymo, il futuro potrebbe non essere più nell'officina tradizionale. Si tratta di "depot" centralizzati, hub tecnologici dove i veicoli vengono ricaricati, puliti, ispezionati e manutenuti.
La manutenzione diventa predittiva: i dati raccolti da ogni singolo veicolo permettono di anticipare i guasti e programmare gli interventi prima che il problema si manifesti, massimizzando l'uptime della flotta.
Personale altamente specializzato, formato non solo sulla meccanica ma soprattutto su sensoristica, elettronica e software, diventa la norma.
L'intera flotta è orchestrata da un software centrale che ne gestisce la logistica, i cicli di ricarica e gli interventi di manutenzione, assicurando che il numero massimo di veicoli sia sempre disponibile per il servizio.
In questo video pubblico si possono vedere centinaia di Waymo che da sole rientrano e ripartono dal “depot” di San Francisco:
È un modello industriale che trasforma la manutenzione da un processo reattivo a uno proattivo e interamente “data-driven” (letteralmente “guidato dai dati”), un modello che le reti di assistenza tradizionali dovranno studiare attentamente.
👉 La mia opinione
Il traguardo dei 10 milioni di miglia di Waymo non è un punto di arrivo, ma un potente acceleratore e dimostra che la guida autonoma di Livello 4 è una realtà tecnica e operativa.
L'approccio cauto e metodico, in netto contrasto con la scommessa "tutto o niente" di Tesla, ha pagato, creando un divario tecnologico basato su risultati tangibili. Inoltre, la nascente rivoluzione nella logistica e nella manutenzione delle flotte autonome prefigura un cambiamento epocale per l'intero settore del car service.
Con una fabbrica pronta a scalare la produzione e un modello operativo e di business chiaro, Waymo si posiziona non solo come leader, ma come il principale artefice della prossima era della mobilità.
A mio avviso, il segnale più importante che Waymo (leggi Google) sta mandando alle case auto è questo: voi continuate a produrre l’hardware, noi ci occuperemo del cliente finale e di organizzare e gestire la mobilità dei futuri cittadini.
La strada è ancora lunga, ma la direzione è tracciata e, a differenza di altri, Waymo la sta già percorrendo.
*Fonti: CNBC | Techcrunch | The Verge | WSJ
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In questa sezione ho creato due portafogli con i titoli delle case auto tradizionali e di quelle nuove (EV e cinesi) con l’andamento dell’anno in corso (proviamo così, mi dirai se ha senso o meno).
Ritengo importante tenere sempre ben in vista i valori di questi due aggregati come una sorta di “sentiment” del settore nella sfida tra i player storici e quelli nuovi perchè è qui che si giocherà la partita nel medio e lungo periodo.
A te le valutazioni 😉
NB: i dati sono generati da Google Finance e vanno considerati solo per analizzare l’andamento in % dei due gruppi di titoli e non i valori assoluti espressi in valuta. Si sconsiglia l’uso per finalità di investimento.
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Michele
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