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Autopromotec 2025: tutto cambia per non cambiare (quasi) nulla
Indice dei contenuti
Benvenuti alla 37a edizione di Autotech Italia !
Questa è stata la settimana dell’evento più importante del settore post-vendita automotive in Italia: Autopromotec 2025.
Evento che ho vissuto in prima persona tutti e quattro i giorni (da mercoledi a ieri) come ospite presso lo stand di Solera Italia.
Quale migliore occasione per condividere le riflessioni finali come sintesi dei confronti diretti con operatori, partner, clienti, competitor ma soprattutto la semplice osservazione delle tantissime persone che hanno animato un evento davvero imponente.
Buona lettura!
Autopromotec 2025, tutto cambia…
L’Autopromotec si conferma anche in questa edizione l’evento più importante del settore con una grande partecipazione sia di espositori che di visitatori, sicuramente al livello di “sold out”. Con la grande novità di una presenza internazionale davvero imponente.
Ed è giusto che sia così, perchè come evento B2B rappresenta un momento in cui gli imprenditori hanno l’occasione di incontrarsi, osservare e toccare con mano le novità che i fornitori di soluzioni necessarie all’ammodernamento delle officine hanno portato nei loro stand.
Bravi quindi gli organizzatori per mantenere un format che funziona ed attrae.
Mentre come è andata lato espositori e nuove soluzioni e proposte?
In generale e in sintesi: nessun effetto “wow”.
Vediamo perchè.
Tanto hardware, poco software
La presenza davvero imponente dei fornitori di attrezzature, impianti, vernici, filtri, soluzioni per montare/smontare vetri/gomme/etc e che più ha più ne metta, dimostra come il peso dell’hardware per gli imprenditori di questo settore è ancora forte e preponderante nella scala dei loro interessi.
Pertanto i fornitori investono e offrono soluzioni che il mercato chiede.
Questo è abbastanza vero per l’”hardware” ma non per il “software” dell’azienda.
Posso testimoniare come esiste una domanda assolutamente inascoltata e insoddisfatta da parte dei titolari di officine di semplificazione dei processi gestionali interni ed esterni all’azienda.
La dimostrazione del peso ad esempio dei fornitori delle soluzioni digitali è data anche dalla dislocazione degli stand non proprio ottimale, piazzati in modo sparso senza un particolare filo logico per il visitatore.
Il grande assente: l'integrazione dei processi.
Siamo perfettamente consapevoli che la natura della competizione porta gli attori di un business ad offrire la propria soluzione come alternativa alle altre. Niente di nuovo.
Purtroppo questo è un approccio ancora troppo preponderante da parte di diversi produttori di software tradizionali, con il risultato che i clienti finali (le officine per intendersi) lamentano di vedere la stessa proposta immutata nel tempo.
Considerando la necessità della coesistenza di diversi sistemi e piattaforme imposte dei grandi canalizzatori (compagnie assicurative, flotte etc), sembra quasi che la stragrande maggioranza degli operatori si rifiuti di ascoltare la vera emergenza di oggi (non di domani): integrare i processi per ridurre l’impatto dei processi a scarso valore aggiunto delle attività di back office.
Personalmente sono molto diretto su questo aspetto: il segno della mancata evoluzione ed innovazione del settore è data dall’approccio esclusivamente iper-competitivo “verticale”.
“O” io o nessun altro.
Lo sforzo che andrebbe fatto invece è sostituire il concetto di “O” con il concetto di “E”: coesistenza e coordinamento delle soluzioni che possono specializzarsi a beneficio dei clienti finali grazie alla riduzione delle attività inutili come ad esempio il data input ridondante.
Farsi ispirare dal mondo digitale: il caso Zapier
Penso sia chiaro a tutti, anche a chi non si occupa di digitale, che i più grandi cambiamenti degli ultimi 20 anni sono arrivati dalle grandi piattaforme come Google, Meta, Amazon, etc.
Uno dei fattori di successo della diffusione e del successo delle loro soluzioni è la predisposizione nativa ad essere integrate tra di loro con semplici passi direttamente dagli utenti finali così ognuno può unificare dati e processi come e quando vuole.
Senza entrare nel tecnico, vi racconto brevemente come il concetto di integrazione è estremizzata da una piattaforma conosciutissima dai tecnici: Zapier.
In sintesi: poi collegare dati e processi tra migliaia di piattaforme senza dover scrivere nessun programma o riga di codice ma semplicemente seguendo delle istruzioni.
Un esempio: salva le nuove email di Gmail che corrispondono a determinate caratteristiche in un foglio di calcolo di Google.
Tutto questo è reso possibile per il semplice fatto che ogni piattaforma permette in totale sicurezza di integrarsi anche con soluzioni di competitor lasciando piena libertà al proprio utente di scegliere il miglior modo di lavorare.
Immaginate i vantaggi nel settore del post vendita se si potesse lavorare cosi.
L’esperienza con Solera Italia
Solera, multinazionale americana leader globale nella gestione dei dati e processi riparativi automotive, oltre ad essere presente all’Autopromotec 2025 con la propria suite di soluzioni digitali ha voluto inserire tra le opportunità anche l’integrazione con il DSM 2.0 di tiassisto24.
Senza entrare nel merito tecnico o commerciale (non è questo luogo), è un esempio di come si possa proporre sul mercato una soluzione non solo propria ma anche una in partnership correttamente integrata a beneficio del cliente finale.

E’ stata una bella esperienza da parte di tutti noi di tiassisto24 poter ad esempio presentare al top management europeo di Solera quanto realizzato grazie alla collaborazione instaurata.
Una piccola testimonianza di come con un giusto approccio aperto si possano portare sul mercato nuove opzioni, abbattendo tempo e costi.
👉 La mia opinione
Anche l’edizione 2025 dell’Autopromotec è stata all’insegna del mantenimento delle posizioni esistenti, in perfetto stile gattopardiano.
Insomma nessuna novità tecnologia da effetto “wow”, che possa cambiare le regole del gioco del mercato in modo violento e veloce.
Ma se c’è una domanda dal mercato inevasa prima o poi verrà soddisfatta.
Il cambiamento atteso e necessario per rendere sostenibile il settore post vendita nel tempo è troppo grande per essere realizzato da un solo operatore.
La mia personale previsione è che assisteremo invece ad un processo graduale di apertura ed integrazione di diverse soluzioni che nella loro specificità sapranno, quasi in modo chirurgico, ottimizzare i vari pezzi di processo.
Il punto di partenza attuale è talmente critico che anche un piccolo passo in avanti farà la differenza ed avrà successo.
💸 Follow the MONEY
In questa sezione ho creato due portafogli con i titoli delle case auto tradizionali e di quelle nuove (EV e cinesi) con l’andamento dell’anno in corso (proviamo così, mi dirai se ha senso o meno).
Ritengo importante tenere sempre ben in vista i valori di questi due aggregati come una sorta di “sentiment” del settore nella sfida tra i player storici e quelli nuovi perchè è qui che si giocherà la partita nel medio e lungo periodo.
A te le valutazioni 😉
NB: i dati sono generati da Google Finance e vanno considerati solo per analizzare l’andamento in % dei due gruppi di titoli e non i valori assoluti espressi in valuta. Si sconsiglia l’uso per finalità di investimento.
Se ho fatto qualche errore non esitare a segnalarmelo. Grazie!
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Alla prossima settimana!
Michele
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